Studio per la riqualificazione dell’area di via del Tritone – Roma – Approfondimenti

La proposta progettuale scaturisce da un’approfondita osservazione dell’area compresa tra piazza Barberini, via del Tritone e largo Chigi. E’ stato considerato anche il contesto urbano di pertinenza, come via Veneto, piazza San Silvestro, piazza Colonna, il Traforo e tutte le strade “secondarie” d’intorno, impronta del reticolo viario della “Roma Barocca”.

L’attuale impianto di via del Tritone – una delle più prestigiose strade della Roma postunitaria –  è il risultato di una serie di interventi che, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, ne hanno reso continuo e regolare il tracciato.

Il valore architettonico degli immobili e il continuum di locali commerciali che affacciano su via del Tritone e sulle strade limitrofe, esprimono grandi potenzialità da cogliere attraverso un intervento di riqualificazione urbana attenta al naturale incontro di istanze culturali, economiche e sociali di un centro storico che deve inevitabilmente guardare al futuro.

Via del Tritone è oggi interessata da un intenso transito di veicoli che costringono ai margini il vivacissimo flusso di pedoni che l’attraversano in ogni direzione: sia lungo l’asse Barberini-Colonna, sia nei vari passaggi trasversali che fanno “pettine”, soprattutto tra Piazza di Spagna e Fontana di Trevi.

I sottopassaggi pedonali di largo del Tritone e largo Chigi, creati proprio per rendere più sicuri gli attraversamenti, nel tempo, sono risultati meri palliativi non adatti ad assolvere la funzione per cui sono stati realizzati: l’idea di un passaggio sotterraneo con discesa e risalita per un semplice attraversamento pedonale è infatti estranea all’indole dei romani, anche se congeniale alle abitudini dei turisti, soprattutto se provenienti da latitudini più nordiche. Il tentativo di contrastarne il degrado, inserendovi funzioni commerciali non qualificate ha prodotto dubbi risultati. Tuttavia i sottopassaggi pedonali, se opportunamente recuperati e correttamente gestiti, potrebbero esprimere interessanti potenzialità per la valorizzazione dell’intero contesto urbano.

Singolarmente, rispetto al modello del viale Umbertino, via del Tritone non beneficia di un impianto arboreo. Insufficienti, e in parte abbastanza degradati, anche l’arredo urbano e la segnaletica per l’orientamento dei pedoni. Al disagio causato dall’intenso movimento veicolare si aggiunge quello dovuto alla sosta, spesso caotica, per il carico/scarico merci, ai trasporti legati alle attività alberghiere/extralberghiere e al transito di bus turistici di grandi dimensioni.

Tutto ciò ha orientato lo studio, prodotto per la valorizzazione dell’ambito di via del Tritone, verso una proposta di riqualificazione a carattere marcatamente ambientale.

Il progetto prende a riferimento la mobilità pedonale come parametro per recuperare la misura dell’uomo nell’ambiente urbano. Il traffico veicolare non viene negato ma riorganizzato in un flusso più composto e regolato da un giusto grado di necessità che ne limiti l’abuso. D’altro canto, è oggi lecito considerare che, in prospettiva, per la rapida evoluzione tecnologica in atto e per il cambiamento indotto nei costumi (e nei consumi) il traffico veicolare privato sarà gradualmente sostituito da forme di mobilità più “dolce”. E’ tempo quindi di avviare un cambiamento di rotta rispetto a alle dinamiche che hanno prodotto gli attuali paesaggi urbani non privi di distorsioni.

Il progetto interviene su:

  • riorganizzazione del traffico veicolare e delle zone di sosta
  • ampliamento degli spazi e dei percorsi pedonali, con nuovo disegno della pavimentazione stradale sia lungo via del Tritone sia sulle strade adiacenti, con particolare riguardo per gli attraversamenti delle strade che collegano il lato verso piazza di Spagna a quello verso Fontana di Trevi
  • riqualificazione di piazza Barberini
  • riqualificazione dello spazio, in via Zucchelli, oggi destinato a deposito AMA
  • introduzione di elementi verdi
  • riqualificazione dei sottopassaggi pedonali