2004 – Settimo Classificato

Nel 2004 l’amministrazione comunale bandisce un concorso di idee per la progettazione della nuova sede del Conservatorio di Musica e dell’Accademia di Belle Arti, confidando nella possibilità che dalla sinergia delle due scuole possa nascere un moto di riqualificazione per tutta l’area circostante. Un’occasione per riscattare un ambito urbano contrassegnato da fabbricati residenziali privi di valore formale, dal cui interno si propaghi un’onda che possa investire e mettere in risonanza molte altre parti della città.
L’andamento orografico del sito risente fortemente dello sbalzo di quota creato dall’argine artificiale della fiumara di Calopinace. E’ un elemento che il progetto non tenta di negare, ma di integrare ed eventualmente superare per creare un ponte verso la città che ora si arresta sulla sponda opposta.
Il luogo “pubblico” costituisce il cuore delle due scuole, ma allo stesso tempo le circonda, le trapassa visivamente, le avvolge appropriandosi di parte della copertura e, soprattutto, porta altrove: collega gente e luoghi finora separati. Inoltre, dall’impianto organico del progetto riemergono con moto sporadico, quasi spontaneo, spazi verdi ora cancellati. Nuovi percorsi pedonali protetti propongono di riscoprire e valorizzare il patrimonio naturalistico esistente, ma al momento parcellizzato. Fasce di ghiaione della Fiumara, scomparse sotto un manto di asfalto e cemento, riemergono, prendono consistenza e diventano i volumi del Conservatorio di Musica e dell’Accademia di Belle Arti. Il “flusso idrico” degli spazi pedonali non arresta il suo corso e li avvolge, li investe, a volte li sommerge. Elementi verdi lineari resistono alla permeazione adeguandosi all’irregolare scorrere dell’”acqua”.




Il progetto per il concorso “Città dell’Arte di Reggio Calabria” è stato pubblicato in:
- «ARCH», Rivista dell’ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Reggio Calabria, n. 5/2007