La ristrutturazione elimina alcune partizioni murarie, e rende lo spazio continuo e permeabile alla luce proveniente da oriente ed occidente; crea una serie di rimandi visivi in un progressivo disvelamento degli ambienti. Soprattutto, rende facilmente trasformabili gli spazi e la relativa interpretazione funzionale, attraverso il semplice movimento di alcuni elementi di arredo.
Lo spazio della cucina viene aperto al resto della zona giorno: mentre si cucina si parla, si assaggia, si sta in compagnia e le idee circolano liberamente come le persone (soprattutto i bambini).
L’articolazione geometrica delle partizioni e degli elementi di arredo (fissi e mobili) non è arbitraria, ma serve a mediare l’andamento curvilineo del fabbricato che non consente mai la totale ortogonalità delle pareti.