L’edificio realizzato, con una superficie coperta di circa 140 mq (di cui circa 30 porticati) ha sfruttato appieno il volume autorizzato prima dell’acquisto del lotto, del quale però non era ancora stata avviata la costruzione. Il terreno, nella prima fascia di tutela al margine del Parco Regionale della Maremma, era soggetto a particolari restrizioni edificatorie e regole di armonizzazione con il paesaggio rurale circostante (basti pensare che anche la recinzione doveva essere del tipo “maremmano”, composta cioè da assi orizzontali intervallati da elementi verticali d’appoggio in legno).
Il nuovo progetto, posti precisi requisiti funzionali e limiti di spesa, ha analizzato i caratteri più ricorrenti nell’edilizia rurale della zona per assorbirne alcuni significativi dettagli, non per realizzare un edificio “in stile”. Importante la scelta dei materiali da costruzione e, in particolare, di rivestimento, mutuati dall’ambiente circostante per aspetto e modalità di posa, come l’intonaco delle facciate, realizzato a frattazzo, senza poste ne guide, il pavimento in cotto e il soffitto in legno con manto in coppi e controcoppi.
La costruzione è totalmente coibentata. Particolari accorgimenti costruttivi sono stati adottati per dissimulare la differenza di spessore tra la la parte coibentata della falda e lo sporto di gronda.
Una confortevole zona porticata, sul fronte Sud della costruzione, è in diretto collegamento con la zona giorno, attraverso un ampia vetrata scorrevole, che apre lo sguardo sui rilievi del Parco Naturale della Maremma.